sabato 20 marzo 2021

Un dolce per la festa del papà al cocco e yogurt

 A casa nostra questa festa viene festeggiata qualche giorno prima, il 16 marzo compleanno di mio papà.

Ormai è qualche anno che non riesco ad essere presente in questa data; certo direte voi, esistono i telefoni (non videochiamate) perchè i miei genitori non possiedono cellulare ma, il classico telefono con il filo e quindi meglio di nulla va bene anche fare gli auguri via cavo.

Seguendo le tante food-blogger ogni tanto salvo qualche ricetta o la cerco sul momento in base agli ingredienti che possiedo.

Semplice e allo stesso tempo profumata e morbidissima la torta al cocco e yogurt che io ho fatto diventare un plum-cake!

Ingredienti:

- 1 Yogurt bianco;

- 100 gr di zucchero;

- 2 uova;

- 200 gr di Farina divisa tra cocco, 00 e di riso;

- 1/2 bicchiere di olio di girasole;

- 1/2 bustina di lievito;

- 1 cucchiaio di miele per la superficie.

Prima sbattete uova con zucchero, poi aggiungete lo yogurt; setacciate le varie farine con il lievito e aggiungetele al composto, per ultimo versate l'olio (io sono abituata ad aggiungerlo sempre alla fine e non all'inizio dell'impasto). Infornate a 180° gradi per 30-40 minuti. 

Poi sapete ognuno si regola in base al proprio forno. 

Io nei mesi freddi ho la grazia di usare il forno a legna e quindi il tempo impiegato è sempre minore rispetto al forno classico.


Al termine della cottura scaldate in un pentolino un cucchiaio di miele e poi spennelatelo sopra il dolce, setacciate sopra del cocco ed il plum-cake è pronto da gustare.


Qui comunque trovate la ricetta originale.

Con questo post partecipo al Pickpin di Betta di Marzo.

lunedì 8 marzo 2021

Auguri da un Santo Papa per le donne

 

“Alle donne”, lettera di Giovanni Paolo II, 1996
Grazie a te, donna-madre,
che ti fai grembo dell’essere umano nella gioia e nel travaglio di un’esperienza unica, che ti rende sorriso di Dio per il bimbo che viene alla luce, ti fa guida dei suoi primi passi, sostegno della sua crescita, punto di riferimento nel successivo cammino della vita.
Grazie a te, donna-figlia e donna-sorella,
che porti nel nucleo familiare e poi nel complesso della vita sociale le ricchezze della tua sensibilità, della tua intuizione, della tua generosità e della tua costanza.
Grazie a te, donna-lavoratrice, impegnata in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica, politica, per l’indispensabile contributo che dai all’elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, ad una concezione della vita sempre aperta al senso del “mistero”, alla edificazione di strutture economiche e politiche più ricche di umanità.
Grazie a te, donna-sposa, che unisci irrevocabilmente il tuo destino a quello di un uomo, in un rapporto di reciproco dono, a servizio della comunione e della vita.
Grazie a te, donna-consacrata,
che sull’esempio della più grande delle donne, la Madre di Cristo, Verbo incarnato, ti apri con docilità e fedeltà all’amore di Dio, aiutando la Chiesa e l’intera umanità a vivere nei confronti di Dio una risposta “sponsale”, che esprime meravigliosamente la comunione che Egli vuole stabilire con la sua creatura.
Grazie a te, donna, per il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani.